Questo mese potreste avere visto in giro più baffi del solito.
Tranquilli, non si tratta di una rivolta contro il mondo dei barbieri o una battaglia contro le schiume da barba: come ogni anno siamo arrivati a Novem… Movember!
Movember è il mese della prevenzione verso le patologie maschilli, organizzata a partire dal 2003. Ovviamente, esistono patologie che afferiscono solo alla sfera del sesso maschile, come per esempio, il tumore alla prostata.
L’importanza che ha questo mese però non è solo quella di far crescere dei baffi in maniera indiscriminata o di parlare di patologie maschili, ma parallelamente di ricordare l’importanza della presa di cura della persona per malattie che possono colpire tutti, come il tumore al polmone o la depressione. Perchè, quindi, un mese dedicato “all’uomo”? Perché è ormai ampiamente dimostrato che gli uomini si occupino meno della prevenzione e del trattamento di sé stessi.
Questo accade per una serie di determinanti sociali e culturali che sono difficili da scardinare ma che Movember si pone come obiettivo di combattere. Prendersi cura di noi stessi inizia anche dal non doversi vergognare di avere un determinato problema perché “non sarebbe virile” o nel sentirsi liberi di rinunciare ad un certo stile di vita perché “da uomo”.
Le differenze di genere nell’incidenza e nella prevalenza di determinate patologie rappresentano una sfida di grande rilevanza nel campo della medicina e della salute pubblica. Per questo oggi vogliamo partire con il nostro percorso non dalle cose ovvie, ma dalle basi, Dal cercare di capire come mai ci siano alcune patologie che interessano di più gli uomini, sia quando dovrebbero, sia quando non dovrebbero.
Sarà un pezzo abbastanza tecnico, forse un po’ noioso, ma speriamo di incuriosirvi comunque. E’ un primo mattoncino necessario, ve lo assicuriamo.
A) I Determinanti Genetici
Se pensiamo alla causa prima della differenziazione possibile tra maschi e femmine, dobbiamo per forza passare dal corredo genetico. La presenza del cromosoma Y è quindi il primo passo che dobbiamo affrontare se vogliamo capire le prime e più evidenti differenze che ci sono tra i due sessi.
Il cromosoma Y è però solo il primo pezzo del puzzle, se ci pensare bene, visto che è anche l’implicazione del fatto che nel maschio è presente solo una copia di cromosoma X? E’ importante questa cosa? Lo vediamo!
Il cromosoma X
I maschi, avendo una sola copia del cromosoma X, sono più vulnerabili a tutte le malattie genetiche causate da mutazioni recessive, poiché non possono compensare tali mutazioni con un secondo cromosoma X. Di seguito andremo ad analizzare, molto molto velocemente solo alcune patologie, le più conosciute:
Emofilia: Si tratta di una malattia che provoca problemi nella coagulazione del sangue.
Distrofia muscolare di Duchenne (DMD): Deriva da mutazioni nel gene della distrofina, una proteina essenziale per mantenere l’integrità delle fibre muscolari; nei maschi, quindi, la sua assenza porta a una degenerazione progressiva del tessuto muscolare. Le femmine portatrici raramente manifestano sintomi gravi grazie alla presenza di un secondo cromosoma X funzionante.
Daltonismo: Disturbo della visione dei colori che non solo colpisce una gran parte degli uomini (8%) ma che li colpisce in maniera decisamente maggiore rispetto alle donne (almeno 10 volte tanto).
Il cromosoma Y
Il cromosoma Y contiene meno geni rispetto all’X, ma alcuni di essi influenzano la salute maschile. E’ ovviamente responsabile di patologie esclusive del sesso maschile e queste sono quasi tutte associate a problemi riproduttivi e di fertilità.
B) Differenze Ormonali
Gli ormoni sessuali giocano un ruolo cruciale nella modulazione di fattori di rischio cardiovascolare. È’ un argomento di cui abbiamo già scritto diffusamente sul nostro blog, potete recuperare molte delle cose qui o qui. Facciamo comunque un piccolo ripasso:
Testosterone: una diminuzione del testosterone, l’ormone maschile per eccellenza, favorisce l’accumulo di grasso viscerale. Il tessuto adiposo è stato ampiamente studiato e rivalutato negli ultimi anni ed è stato dimostrato essere effettivamente un tessuto endocrino, responsabile di produrre molecole pro-infiammatorie. Un basso livello di testosterone riduce inoltre i livelli di colesterolo HDL, il “colesterolo buono”, aumentando la suscettibilità a eventi cardiovascolari acuti, come infarto miocardico e ictus ischemico.
Estrogeni: Gli estrogeni esercitano un effetto protettivo cardiovascolare nelle donne in età fertile. Essi migliorano il profilo lipidico aumentando il colesterolo HDL, sempre quello buono, e riducendo il colesterolo LDL, quello cattivo. Sembrerebbe che un livello adeguato di estrogeni abbia un effetto cardioprotettivo anche nel sesso maschile.
C) Composizione Corporea
Massa Muscolare
Gli uomini hanno una massa muscolare maggiore rispetto alle donne, mediata dall’effetto anabolico del testosterone.
Metabolismo energetico: La maggiore massa muscolare aumenta il metabolismo basale nei maschi, il che contribuisce a una minore incidenza di obesità generalizzata rispetto alle donne. Tuttavia, l’obesità maschile tende a essere di tipo centrale (grasso viscerale), che ha implicazioni più gravi per la salute metabolica.
Lesioni muscolo-scheletriche: Iniziamo ora a scoprire l’argomento che mi interessa di più approfondire. Gli uomini sono più esposti a lesiono muscolo-scheletriche anche perché sono più esposti ad attività fisiche intense, compresi lavori più usuranti fisicamente. Credo sia giusto specificarlo fin dall’inizio: non si tratta di una lamentala per le condizioni di vita degli uomini o del genere maschile, ma, con questo capitolo e con tutti quelli che seguiranno, voglio farvi ragionare su quanto sia importante valutare tutti gli aspetti della vita di un paziente. Un paziente non è la sua malattia ma è una persona, la sua rete sociale, la sua attività lavorativa e tutto ciò che fa durante la vita.
Distribuzione del Grasso Corporeo
Come detto prima, il grasso, nell’uomo, si accumula più facilmente a livello viscerale, portando alla famigerata “pancetta” che proprio non riusciamo a buttare giù. Questo ha un effetto indiretto nel associare il sesso maschile ad una maggiore incidenza di:
Diabete mellito di tipo 2: Gli uomini presentano un rischio più elevato di sviluppare il diabete rispetto alle donne con lo stesso BMI, proprio a causa della maggiore proporzione di grasso viscerale.
Sindrome metabolica: La sindrome metabolica, caratterizzata da obesità centrale, ipertensione, iperglicemia e dislipidemia, è più prevalente nei maschi, specialmente dopo i 40 anni.
D) Fattori Sociali e Culturali
Questo è il capitolo più importante, tenuto per ultimo nella speranza che non vi siate annoiati prima! I ruoli di genere influenzano le scelte comportamentali e i rischi associati:
Fumo e alcol: Storicamente, gli uomini hanno maggiori probabilità di fumare e consumare alcol rispetto alle donne, comportamenti associati a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, tumori e malattie epatiche. Tuttavia, il divario si sta riducendo in molte società moderne.
Attività lavorative rischiose: Gli uomini sono più frequentemente impiegati in lavori pericolosi, come edilizia o industria pesante, con un rischio maggiore di infortuni sul lavoro e esposizione a sostanze tossiche.
Accesso ai servizi sanitari: Gli uomini tendono a sottovalutare i sintomi e a cercare cure mediche solo in stadi avanzati delle malattie, il che peggiora gli esiti sanitari. Di questo parleremo diffusamente nei prossimi articoli.Quest’ultimo sarà uno dei temi che affronteremo nel dettaglio nei prossimi articoli.
Stigma e Salute Mentale: La pressione sociale sugli uomini per conformarsi a ideali di forza e indipendenza può ostacolare la diagnosi e il trattamento di disturbi mentali, come depressione e ansia. Questo porta a tassi più elevati di suicidio nei maschi rispetto alle femmine. Anche questo aspetto sarà uno di quelli di cui scriveremo un articolo dedicato prossimamente.
Conclusioni
Le differenze di genere nell’incidenza delle malattie derivano da un intreccio di fattori genetici, fisiologici, sociali ed economici. Capire questi determinanti è essenziale per sviluppare interventi sanitari mirati, che tengano conto delle specificità di genere e possano ridurre le disuguaglianze nella salute.
Promuovere l’educazione sanitaria, migliorare l’accesso alle cure e considerare le differenze di genere nella ricerca medica sono passi fondamentali per affrontare queste sfide e garantire una salute migliore per tutti. Come sempre, tutto arriva e parte da una corretta informazione.
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